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La Scuola e le sue Istituzioni
io di aggregazione di forze e com-
petenze su di un particolare settore,
così da dar corpo a Servizi e poi a
strutture aggregate od autonome di
varie Specialità mediche.
Anno 2005
-
Alla mia uscita dall’U-
niversità per limiti di età, quando
dirigevo il Dipartimento di Medicina
clinica e le due Scuole di Specia-
lizzazione di Medicina Interna e di
Nefrologia, potevo guardarmi indie-
tro con soddisfazione, considerando
quanto profuso con generosità ed im-
pegno nella Didattica, nel coordina-
mento dell’Assistenza e della Ricerca
e nella Politica universitaria volta ad
assecondare nelle loro istanze e pro-
mozioni i miei Collaboratori, secon-
do criteri di merito e
- a parità di me-
rito -
di anzianità. Da allora, seguo
con particolare simpatia e plauso le
iniziative di Renzo Carretta
- attuale
Direttore della Struttura complessa di
Medicina clinica (la “casa madre”
della Scuola triestina a targa “Cam-
panacci” ) e Coordinatore del Corso
di Laurea in
Medicina - iniziative vol-
te a continui adeguamenti
- anche
all’inizio “sperimentali” -
negli Inse-
gnamenti formali ed applicati e nei
meccanismi di esame del Corso di
Laurea, alle nuove esigenze dei tem-
pi, che richiedono un Medico sem-
pre più addestrato alle mutate realtà
demografiche e sociali ed al rapido
avanzare dei presidii tecnologici.
So
quanto Egli sia apprezzato per que-
sta sua attività sia a Trieste, sia nei
periodici Convegni promossi dalla
Conferenza nazionale dei Presidenti
di Corso di Laurea, coordinamento
dove Giovanni Danieli ha svolto per
anni una funzione importante di sti-
molo e di regia.
La storia
Renzo Carretta
Direttore UCO di Medicina Clinica,
Università degli Studi di Trieste
La Scuola campanacciana di Trieste
è nata il 1° novembre 1974 con la
chiamata alla direzione dell’Istituto
di Patologia Medica della Facoltà
di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo
giuliano del Prof. Luciano Campa-
nacci (Fig. 1).
Le radici della Scuola affondano nel
terreno accademico dell’Università
di Padova, dove il Prof.
Campa-
nacci era stato fino a quella data
Aiuto del prof. Ernico Fiaschi, che
dirigeva l’Istituto di Patologia Me-
dica dell’Università patavina, dopo
avere maturato esperienze a Roma
e a Cagliari.
Da Padova un nutrito gruppo di
giovani allievi seguiva il Maestro a
Trieste, allievi che si erano formati
nell’Istituto di Patologia Medica pa-
dovana sotto la guida del prof. L.
Campanacci e dei suoi Collaborato-
ri. In ordine di anzianità, si trattava
del Prof. Gianfranco Guarnieri, che
assumeva il ruolo di Aiuto, dei Dot-
tori Luigi Faccini, Giuseppe Bellini,
Renzo Carretta, Giovanni Cancari-
ni, in qualità di Assistenti universita-
ri, e del Dr. Gabriele Toigo, prima
Borsista ospedaliero, poi titolare di
assegno biennale di studio del MPI.
Completavano l’organico dell’Istitu-
to il Prof Mario Frezza (Aiuto univer-
sitario) e il Dr. Claudio Tiribelli (Con-
trattista), che non avevano seguito,
a Verona, il Prof.
De Sandre, il qua-
le aveva diretto l’Istituto di Patologia
Medica di Trieste, fino
alla data del 31 ottobre
1974.
L’indirizzo
di
ricerca
dell’Istituto si orientò, fin
da subito, verso la Ne-
frologia, specialità in cui
il Direttore aveva matu-
rato ampia esperienza,
prima all’estero e poi a
fianco del prof. Fiaschi
e che aveva insegnato,
come Professore Incari-
cato, presso la Facoltà
medica
dell’Università
di Padova dal 1969 al
1974. Anche gli allievi
si erano formati, fino a
quel momento, seguendo
questo indirizzo di ricer-
ca. Sotto la guida del
Direttore, venne aperto
un laboratorio di ricer-
ca che si avvaleva della
collaborazione di due
tecnici di laboratorio, i
Dottori Isabella Giglio e
Bruno Pierini.
Nel 1975 il Dr. Cancarini si trasfe-
riva a Brescia e veniva sostituito dal
Dr. Gabriele Toigo, quale Assistente
universitario. Nel 1975, prendeva
servizio, come Assistente ospedalie-
ro, il Dr. Piero Monsacchi.
Nel 1976 l’Istituto si trasferiva in
una altra ala dell’Ospedale Mag-
giore in locali rinnovati e più acco-
glienti, che prima avevano ospitato
la IVª Divisione medica. Nella nuova
sistemazione, i letti di degenza era-
no più numerosi (64 invece di 51)
e anche gli studi medici risultavano
più accoglienti. Nel 1976, il Prof.
G.F. Guarnieri avviava un settore di
ricerca nel campo della Nutrizione
clinica con particolare interesse per
la nutrizione artificiale. Tale indiriz-
zo si potenziò con il ritorno da un
soggiorno di studio in Svezia del Dr.
G. Toigo (Fig. 2) e, dal 1980, con
l’apporto della collaborazione della
Dr.ssa Roberta Situlin.
Nel 1977, con il ritorno del Dr. G.
Bellini dalla Divisione di Nefrologia
ed Ipertensione dell’Hahnemann
Medical College di Filadelfia, l’at-