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Breve storia

Domenico Campanacci

La Scuola di Domenico Campanacci nasce a Bologna nel 1953 con la chiamata del Maestro alla cattedra di Patologia medica. Il Maestro proveniva dall’Università di Parma e portava con sé un nutrito gruppo di giovani Allievi, tra i quali l’Aiuto prof. Ugo Butturini e gli allora Dottori Bruno Magnani, Vittorio Bonomini, Sante Tura e Giuseppe Gunella che sarebbero divenuti pionieri nel nostro Paese dell’evoluzione specialistica della medicina interna verso la cardiologia, nefrologia, ematologia e pneumologia. Con loro e con molti nuovi afferenti creò un vera struttura pluriassistenziale e polidisciplinare di medicina clinica precorrendo di alcuni decenni la nascita degli attuali Dipartimenti.

Quindici anni dopo, lasciando il Maestro l’insegnamento accademico, vi fu la diaspora; diaspora è parola che deriva dal greco dia, qua e là, e spéirein, seminare, seminare qua e là, che è proprio quello che fecero i suoi Allievi  disperdendosi in tutta Italia, da Biella a Lecce, da Trieste ad Arezzo, portando ovunque e tramandando l’insegnamento del Maestro ed il suo esemplare modo di essere medico.

Nel 1979, il Maestro compiva ottantuno anni e per festeggialo molti dei suoi Allievi si riunirono in Ancona nel primo di una lunga serie di Incontri con il Maestro, incontri che continuano ancor oggi, alternando il carattere clinico-scientifico con quello puramente ludico.

Nel 1995 venne pubblicato il primo volume della Antologia di una Scuola bolognese di medicina; il secondo ed il terzo apparvero rispettivamente nel 2013 e 2016; tutti celebravano il Maestro e descrivevano quella che per quindici anni era stata in Italia una straordinaria Patologia medica; con il quarto volume si è iniziato a descrivere i rami principali della Scuola, quelli sviluppatisi nelle Marche nel 2017 ed il ramo nefrologico nello scorso anno.

Sempre nel 2018 il gruppo si è costituito in Associazione, ha generato il periodico quadrimestrale Medicina e Cultura, diffuso inizialmente solo per via telematica ora anche su carta, ed ha attivato il sito web www.icampanacciani.it