Salta al contenuto principale

Il confine del futuro. Possiamo fidarci dell’intelligenza artificiale?

di Francesca Rossi

Editore  Feltrinelli “Varia”, 2019

Un libro agile e profondo al tempo stesso, che si legge tutto d’un fiato: un vademecum prezioso per chi vuole avvicinarsi al mondo straordinario dell’intelligenza artificiale (IA). Dunque interesserà a chi oggi si accinga ad affrontare i profondi cambiamenti che in un futuro ormai prossimo modificheranno il nostro modo di vivere, di lavorare, di pensare. L’Autrice, Francesca Rossi, a partire laurea in informatica, è stata ed è tra i principali protagonisti internazionali della ricerca pura ed applicata nel campo dell’informatica. Con la semplicità (e non la semplificazione!) che caratterizza gli studiosi che sanno condividere i concetti più difficili, Francesca Rossi ci trasporta in quello che sarà il mondo di tutti i giorni, e dimostra con chiarezza che in questo mondo ci viviamo già, almeno in parte. L’Autrice esordisce con un divertente capitolo che descrive una tipica giornata del suo futuro: l’assistente informatico, sapientemente denominato “Spock” -algido ma soccorrevole personaggio di Star Trek- la sveglia, le prepara la colazione, le ricorda l’agenda, la porta al lavoro con la capsula volante (l’automobile? un pezzo da museo!). Ma in un altro capitolo rivela quanti meccanismi informatici già ora controllano tante funzioni della nostra vita lavorativa e di relazione. Ad esempio, pagare con la carta di credito comporta l’entrata in funzione di un programma di IA che analizza i dati della transazione, e si “accorge” di una eventuale frode. Così, l’IA già ci soccorre in molte altre situazioni delicate. Sono già in opera altri meccanismi meno “simpatici”: i social e i tracciamenti bancari conoscono i nostri gusti e le nostre abitudini, magari “cedendo” poi questi dati a scopo pubblicitario e commerciale.

Anche noi, come clinici e ricercatori, stiamo assistendo alla raccolta di una marea di dati sulle malattie, sui pazienti, le diagnosi, le terapie: i “big data” che, se correttamente raccolti ed usati, potranno essere estremamente utili in Medicina.

Infatti l’IA è stata concepita per aiutare, non sostituire l’intelligenza umana.  Francesca Rossi ci dimostra quali risultati straordinari l’uomo potrebbe ottenere utilizzando l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Ma ci avvisa anche dei limiti e delle difficoltà dei rapporti tra le due intelligenze, e dei nuovi problemi etici che insorgeranno. Non per niente l’Autrice è oggi Presidente del Comitato Internazionale per i problemi etici dell’Informatica!

Sergio Coccheri