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Un malanno di Luigi XIV e l'Inno nazionale inglese

Pier Roberto Dal Monte
Un'importante poesiola  Dieu sauve le Roi di Madame Marie De Binon – per due nazioni

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Grand Dieu sauve le roi/ Longs jours à notre roi!/ Vive le roi/
À lui la victoire/ Bonheur et gloire/ Qu’il ait un règne heureux/
et l’appui des cieux!/ Grand Dieu sauve le roi/ Grand Dieu venge le roi/ Vive le roi/
Que toujours glorieux, Louis victorieux voye ses ennemis toujours soumis… 1686

a confronto con l’inno nazionale inglese 1714 musica di G.F. Haendel

God save our gracious Queen/ Long live our noble Queen,/ God save the Queen!/
Send her victorious, happy and glorious,/long to reign over us,/God save the Queen!
O Lord, our God, arise,/scatter her enemies,/and make them fall./Confound their politics,/frustrate their knavish tricks,………….

Recentemente sulla nostra rivista è comparsa una rilettura da parte di Alberto Pellegrino dei medici nelle commedie di Molière dove in alcune di esse si avverte chiaramente come la categoria di questi benemeriti professionisti venga trattata assai male, ricordando però che durante il Regno di luigi IV esimo la medicina non aveva fatto i progressi che poi si ebbero nel XVIII secolo, che su Molière che era tubercolotico  fu applicato il meglio che esisteva nell’ambito dell’attività medica e scientifica, risalente ancora in parte a Galeno e che infine lui irrideva non solo i medici ma anche le medicine che gli venivano raccomandate. 

Era progredita peraltro molto la chirurgia riparatrice, soprattutto quella ortopedica, date le molte guerre  che furono combattute durante il regno di Luigi XIV in tutto l’occidente, guerre in cui le ferite agli arti erano le uniche ad essere curate anche con vari gradi di amputazione, mentre le toraciche, le addominali e le craniche in genere o guarivano da sole o con qualche facile sistema terapeutico interventistico o erano una condanna a morte; di gran voga erano il salasso ed il clistere evacuativo (Luigi XIV ne fece secondo il diario dei medici di corte, circa 5000), prevalendo nella pratica medica il principio dell’intossicazione.

I medici che andavano per la maggiore erano quelli chiamati alla corte da parte del re o dei suoi suggeritori: i primi due furono Antoine Vallot (1652- 1671) e Antoine d'Aquin (1672-1693) -1715),  laureati presso l’università di Montpellier ove aveva studiato anche Rabelais, il padre di Gargatua e Pantagruel; l’ultimo che segui gli ultimi anni di vita  del Re era stato Guy-Cresent Fagot (1693-1715)che si era laureato in medicina  a Parigi della Sorbona e ne fece un diario.

In realtà quelli del Re Sole non furono cattivi medici, poiché lo salvarono (o né guarì da solo) da tutte le malattie, dal tifo alla gonorrea e a vari ascessi buccali e no di cui soffrì, probabilmente soprattutto per la forte fibra, tanto da vivere sino all’età di 77 anni 1,2.

Una delle più importanti fu una fistola anale che gli impediva di andare a cavallo; i medici non ne venivano a capo, per cui fu chiamato a supporto un barbiere-chirurgo Charles François Tassi o Tassy detto Felix, voluto proprio da Fagot. Il chirurgo prima di operare l’augusto pazientesi esercitò su circa altri 75 "fistolosi di Parigi" ed inventò un bisturi apposito quello "ricurvato alla royale" (vedi figura), introducendolo lungo il canale anale tramite un divaricatore, con cui mise a nudo la fistola, come ancor oggi si fa ed ottenne la guarigione della stessa al punto che il Re riprese a cavalcare nell’87.3

Figura 1. Il Bisturi di Felix de Tassi con il divaricatore usato per Louis XIV 
Figura 1 - Il Bisturi di Felix de Tassi
con il divaricatore usato per Louis XIV 

Il musicista di corte più importante era allora il grande fiorentino Lulli divenuto poi Lully, a cui si devono molte opere barocche ed anche molte musicate sulle commedie di Moliere; Lully viveva in una corte in cui, come in tutta la nazione, temendosi per la vita del Re, oltre che molte invocazioni al cielo con novene e messe, si fecero anche molte poesie e sermoni per la sua salvezza. In quella circostanza 1696 per sostenere lo sposo la sua seconda moglie madame de Maintenon chiese a Lully di musicare Grand Dieu, sauvez le Roi! " ("Gran Dio, salvate il re"), con parole di Marie de Brinon -, tradotto dal  " Domine, Salvum Fac Regem” usato per Francesco I° ed Enrico IV Il grande Enrico - una cantata che fu eseguita in quei giorni in segno di gratitudine per la sopravvivenza da Luigi XIV al complicato intervento chirurgico4. Si ritiene che la melodia sia stata sentita   successivamente e “plagiata” da Handel 1714 che l’aveva sentita a Parigi, e quindi riadottata dagli inglesi come inno/cantata nazionale, dopo la battaglia di Culloden sotto la dinastia Hannover5.

Il testo inglese e la sua musica ebbero quindi una diffusione enorme soprattutto in tutti gli stati del Commonwealth e anche in Lussemburgo ed in Russia, ma a pochi è noto che l’inno nazionale inglese ed affini è stato composta su un’aria di un grande musicista italiano, che l’aveva già composta a sua volta per la salute anale del re Luigi XIV nel 1696! Una gloria pertanto Italo-francese, quantunque poi i francesi ne crearono un molto più popolare e bella, la Marsigliese6.


Bibliografia

1. Stanis Perez et Jacqueline Vons Santé et médecine à la cour de France (XVIe -XVIIIe siècles). Collection Medic@ Bibliothèque interuniversitaire de santé. 2018.

2. Journal de la Santé du Roi Louis XIV. Ecrit par VALLOT, D'AQUIN ET FAGON. Tous trois ses Premiers-Médecins, avec introduction, notes, réflexions critiques et pièces justificatives par J.-A. LE ROI, Conservateur de la Bibliothèque de la Ville de Versailles. Ernest Durand, Editeur. X Rue des Grès, 7. 1862

3.Lebrun François. Médecins et empiriques à la cour de Louis XIV. In: Histoire, économie et société, 1984, 3 année, n°4. Santé, médecine et politiques de santé. pp. 557-566; doi : https://doi.org/10.3406/hes.1984.1375 https://www.persee.fr/doc/hes_0752-5702_1984_num_3_4_1375

4.Una canzone diversa,  fu l'inno francese non ufficiale fino al 1686. Già noto nel 1500 all’epoca di Francesco I° ed Enrico IV.” Domine salvum fac regem/ et nos Exaudi in die qua invocaverimus te./ Gloria Patri et Filio, et Spiritui Sancto./ Sicut erat in principio/ et nunc et semper/ et in saecula saeculorum./ Amen.” 

https://it.qaz.wiki/wiki/Domine_salvum_fac_regem

5.Quelle est l’origine de l’hymne britannique “God save the king”. https://www.ouest-france.fr/leditiondusoir/data/24642/reader/reader..

6. https://www.franceinter.fr/histoire/comment-la-fistule-anale-de-louis-xiv-a-permis-la-creation-de-l-hymne-britannique-god-save-the-queen.